Nonostante la crisi in aumento del 20% la chirurgia plastica

Venti di crisi un po' dappertutto ma non per i chirurghi estetici che hanno visto incrementato il loro lavoro del 20%. Lo riferisce Carlo D'Aniello, presidente della Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. Gli italiani rinunciano a tutto, ma probabilmente non possono fare a meno di apparire in forma, quindi via a ritocchi al seno per la mastoplastica additiva, al contorno occhi per eliminare borse e rughe con la blefaroplastica, rinoplastica e liposcultura. Sono questi gli interventi piu' richiesti. Boom'anche di pazienti ex-obesi che devono risolvere la loro situazione di pelle cadente, anche se questa è un'operazione che non viene quasi mai rimborsata dal Servizio sanitario nazionale (Ssn). Poche e sporadiche richieste, invece, «per quella che i francesi chiamano ninfoplastica, cioè la ricostruzione delle parti intime femminili». Il chirurgo si dice poi preoccupato per il «via vai di giovani che mi chiedono di cancellare un tatuaggio: fra poco tempo ci ritroveremo una generazione di pentiti dei disegni sulla pelle». Secondo gli esperti, le parole d'ordine per prevenire problemi sono informazione e regole chiare in un campo delicato come quello della chirurgia estetica: «la Sicpre - evidenzia D'Aniello - auspica una condivisa azione politica per la formazione dei professionisti e un'attenta vigilanza sulle strutture in cui vengono eseguiti questi interventi».

Attenzione alle erbe cinesi per curare le proprie malattie, pericolo nefropatia

Attenzione alle erbe cinesi per curare le proprie malattie. L'allarme viene dalla Società italiana di nefrologia (Sin). "Si possono sviluppare casi di nefropatie da erbe cinesi, in cittadini immigrati ma anche italiani, che ricorrono a questi prodotti non controllati per risolvere problemi di salute, senza sapere che rischiano seri problemi ai reni». «L'ultimo episodio importante si è verificato in Belgio, con una serie di pazienti vittime della nefropatia dopo essere ricorse a queste misture non controllate per dimagrire», dicono dalla Sin. Il problema è che le erbe cinesi, arrivate in Occidente attraverso canali non ufficiali o prese su Internet, «possono essere contaminate da funghi», dice Alessandro Balducci nefrologo del San Giovanni. «Inoltre in queste erbe vengono messi anche antinfiammatori e antidolorifici, veri e propri farmaci di cui spesso non si sospetta la presenza e che hanno degli effetti sui reni. Insomma, si pensa di prendere prodotti naturali privi di controindicazioni e si rischia di incappare nelle nefropatie».

Europa, un popolo di anziani, il 4% supera gli 80anni

Siamo un popolo di anziani, in Italia si sa, ma ora l'allarme "invecchiamento" colpisce anche il resto dell' Europa. Nel vecchio continente 18,2 milioni di abitanti hanno superato gli 80 anni, il 4% della popolazione totale e nel 2014 diverranno 21,1 milioni, corrispondente al 5,2% del totale. Tra i motivi che hanno portato all'invecchiamento della popolazione c'è la riduzione delle nascite ad un numero medio di bambini pari a 2,1 per ciascuna donna, inferiore al tasso di rimpiazzo generazionale nonostante il fattore immigrazione. Inoltre, dal 1960 sarebbe aumentata molto l'aspettativa di vita. Molti i temi che saranno trattati al congresso: dalla nutrizione artificiale al metabolismo, alla gestione del dolore, fino alle nuove frontiere su diagnosi e demenza. Temi che, di fronte al crescere della popolazione anziana e all'incidenza delle disabilità collegate all'età, puntano al miglioramento della qualità della vita, al potenziamento del sistema domiciliare, al corretto uso delle risorse e alla garanzia di risposte appropriate alle esigenze dell'anziano.

Crescono le intossicazioni alimentari, attenzione al cibo, specie d'estate

Nei primi 5 mesi del 2009 sono raddoppiate in Lombardia le intossicazioni e infezioni alimentari. Nel 2008 80 casi, 116 ad oggi. Salgono anche le diarree infettive, 1.673 casi contro i 1.483 dello stesso periodo dell'anno scorso. Scendono le salmonellosi non tifoidee, dalle 696 segnalazioni di gennaio-maggio 2008 alle 557 del 2009. Lieve aumento per l'epatite A: quest'anno a quota 133 casi contro i 70 registrati nel 2008. «Complessivamente - dice Luigi Macchi, dirigente dell'Unità organizzativa governo della prevenzione, tutela sanitaria e piano sicurezza - l'andamento dell'epatite A risulta in calo, anche per l'incremento delle misure di sicurezza nei meccanismi di produzione degli alimenti». Fondamentale, spiegano gli esperti della Sanità lombarda, è seguire semplici norme di igiene alimentare. Prima regola: occhio all'etichetta. Soprattutto prodotti come pesce e carne crudi vanno consumati solo se certificati o se acquistati in luoghi sicuri. Attenzione anche a conservare correttamente i cibi, rispettando le scadenze. Un frigorifero ordinato abbatte il rischio di infezioni. Mai ricongelare gli alimenti già scongelati e lavarsi sempre le mani prima di toccare gli alimenti. I cibi a base di creme e uova andrebbero consumati in giornata specialmete in estate.